Il popolo svizzero si è espresso, in diverse votazioni sul finire del XX secolo, a favore del trasferimento del traffico merci transalpino dalla strada alla rotaia. Una scelta valutata come più ecologica, efficiente e meno invasiva. Nasce così la Nuova ferrovia transalpina (NFTA o Alptransit), che ha visto complessivamente un investimento di circa 23 miliardi di Franchi svizzeri.
La trasversale unisce nord e sud Europa attraverso due assi ferroviari e grazie alla creazione di tre nuove gallerie di base: Lötschberg, San Gottardo e Monte Ceneri
Questi tunnel sono caratterizzati da pendenze e raggi delle curve che li rendono paragonabili a tratte di pianura, ciò consente sia di aumentare la velocità di marcia massima, accorciando quindi i tempi di percorrenza, sia di circolare con convogli più lunghi e perciò in grado di trasportare più persone o merci. In questo modo le nuove infrastrutture consentono di trasferire su rotaia il traffico merci di attraversamento delle Alpi.
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La prima galleria di base del progetto Alptransit a essere stata completata è stata quella del Lötschberg. Ha una lunghezza di 34,6 km ed è entrata in servizio il 9 dicembre 2007.
Per realizzarla sono stati necessari otto anni di lavori, che hanno visto impegnate nella sua realizzazione fino a 2’500 persone contemporaneamente. Il costo complessivo è stato di 5,3 miliardi di franchi.
La galleria è costituita da due canne, attualmente la seconda canna è percorribile solo per 14 chilometri. In futuro si prevede di dotare la parte restante della seconda canna di rotaie e tecnologia ferroviaria.