A dorso di mulo

1750 - 1800

Quando si pagava il forletto

Sino all’inizio del XIX secolo la maggior parte delle strade che attraversano le Alpi non sono carrozzabili. Si tratta prevalentemente di mulattiere che consentono l’attraversamento dei valichi, spesso con viadotti realizzati già in epoca medievale dalle popolazioni alpine. Sono le famiglie originarie di quei territori organizzate in associazioni ad assicurare il regolare transito delle merci (dalla spalatura della neve al trasporto con slitte, nel periodo invernale, sino al ripristino della viabilità in primavera e autunno).

La strada del Gottardo per esempio viene divisa in tre tratte in Leventina, in quattro in Uri e in Orsera; ognuno di questi segmenti è affidato a corporazioni di somieri, dette “vicinanze”, che detengono il monopolio sulla tratta loro affidata. Il sistema prevede inizialmente il passaggio delle merci tra una corporazione e l’altra, ma viene poi sostituito, a partire dal tardo Medioevo, dal versamento di una tassa, il cosiddetto forletto, utilizzato per coprire le spese di manutenzione e trasporto e per l’ospitalità dei poveri.  L’eventuale ricavato netto viene, in Leventina, diviso tra le famiglie originarie. 

Fino a metà Ottocento
Babbo Natale
era sempre
in sella a un asino

John Lloyd e John Mitchinson

Quelle lunghe carovane sul San Gottardo

Un mulo può trasportare circa 150 chilogrammi di merce, una slitta tre quintali. È facile immaginare che con l’aumentare del traffico lungo il passo del San Gottardo, a inizio Ottocento, ogni giorno decine e decine di animali da soma si trovano a percorrere la strada. L’impulso allo sviluppo dei commerci è dato sin dal Settecento con la realizzazione di alcune migliorie lungo la strada. Nel 1707 viene costruita la prima galleria delle Alpi, lunga 60 metri, in grado di agevolare il traffico attraverso la Buca di Uri, presso Andermatt. 

La nascita del Cantone Ticino, nel 1803, dà l’avvio alla costruzione di una rete di carrozzabili per agevolare il traffico, portatore di dazi ed entrate. La strada del Gottardo, con i celebri 24 tornanti della Tremola, è completata all’inizio degli anni Trenta del XIX secolo e vede subito transitarvi carrozze che trasportano persone e posta.