Tra il XVII e il XVIII secolo in Europa, in particolare tra le classi agiate, si diffonde la pratica del Grand Tour. Si tratta di un viaggio di istruzione che porta i rampolli aristocratici a confrontarsi con le altre realtà continentali. La meta sono quasi sempre gli Stati italiani, eredi della classicità romana e culla dell’arte rinascimentale. Per affrontare il viaggio chi non ha una carrozza di proprietà o non può permettersi di noleggiarla, affronta il viaggio con la diligenza postale.
I trasporti per diligenza nacquero in Inghilterra nel Seicento, gestiti dal British Post Office e utilizzando la rete di stazioni di poste.
La fine del Settecento vide notevoli progressi nel servizio in Francia, con la realizzazione di una carrozza da quattro a otto posti, detta turgotine, e in Gran Bretagna con l’introduzione della mail-coaches, servizio misto di trasporto di posta e passeggeri, con meno fermate e più rapido del normale servizio. Con lo sviluppo della tecnologia di costruzione arrivarono a poter portare sino a trenta persone.
Johann W. Goethe
Le diligenze erano piuttosto scomode e lente. La versione più evoluta era divisa in tre scompartimenti, anteriore (coupé o cabriolet), centrale (berlina), e posteriore (rotonda, detta anche tonneau). Sul tetto del coupé stava il postiglione. I viaggiatori di ‘seconda classe’ erano accomodati su una panca scoperta
alle sue spalle.
Una seconda panchetta era sistemata posteriormente alla rotonda, in questo caso solitamente coperta. Il bagaglio, oltre che nella parte posteriore, era sistemato sulla sommità, detta imperiale. Un viaggio senza comfort ma che senz’altro offriva l’opportunità di confrontarsi con persone di altri ceti.