La fine della Seconda Guerra mondiale vede il mondo diviso in due grandi blocchi contrapposti: quello Atlantico (Europa occidentale e Usa riuniti nella Nato) e quello Sovietico e dei Paesi comunisti (Patto di Varsavia). La cosiddetta Guerra Fredda produce il rischio di un conflitto nucleare globale. La Terza guerra mondiale però non avviene e l’Europa può godere di un lungo periodo senza guerre. I Balcani tornano invece a incendiarsi dopo il 1989. Con la caduta dell’impero sovietico i Paesi socialisti dell’Est Europa passano all’economia di mercato e crescono le rivendicazioni nazionaliste al loro interno. La Cina comunista, pur mantenendo politicamente il partito unico, si apre a un’economia di tipo capitalista e vede crescere il suo comparto manifatturiero.
L’Africa assiste alla fine delle dominazioni coloniali e alla nascita di Stati indipendenti, anche se in gran parte ancora legati economicamente alle ex potenze coloniali e spesso guidati da regimi dittatoriali.
Sul fronte socio-economico nella Seconda metà del Novecento si assiste a uno sviluppo demografico ed economico senza pari nella Storia. A partire da Nord America, Europa e Giappone, aumenta rapidamente la ricchezza pro capite e si sviluppano forme crescenti di tutela sociale. I fondi per la ricostruzione, un nuovo modello industriale, l’intervento statale e l’aumento dei salari portano in Europa alla crescita dei consumi.
La tecnologia inizia a pervadere sempre di più la quotidianità, dagli elettrodomestici alle telecomunicazioni, dalla casa all’ufficio, modificando anche la struttura del lavoro, che, dopo un picco occupazionale negli anni Settanta, vede nei Paesi economicamente più avanzati una sempre maggiore crescita del terziario e una deindustrializzazione di grandi aree urbane. Cresce invece la produzione manifatturiera nei Paesi non occidentali. Le crisi energetiche degli anni Settanta iniziano a porre domande sulla sostenibilità economica e ambientale del modello di sviluppo perseguito.
La Corea del Nord invade quella del Sud. Gli Stati Uniti, affiancati da altri 17 Paesi, intervengono militarmente, sotto mandato dell’Onu, per difendere il Sud. Cina e Urss sostengono invece i nordcoreani. Dopo la morte di milioni di persone l’armistizio vede il confine stabilito lungo il 38esimo parallelo.
Guerra del Vietnam. Dopo la sconfitta francese nella guerra di Indocina (1954), il Vietnam viene diviso in due Stati: il Nord comunista e il Sud sostenuto dagli Usa. In quest’ultimo i vietcong, appoggiati dal Nord, iniziano azioni militari che portano a un sempre maggior coinvolgimento di truppe americane. Gli Usa dopo ingenti perdite si ritirano dal conflitto e il Sud viene annesso al Nord.
Il 13 agosto 1961 inizia la costruzione del Muro di Berlino. L’obiettivo è impedire la fuga a Berlino Ovest, territorio sotto il controllo occidentale, da parte dei tedeschi della Germania dell’Est. Diventa simbolo della divisione in due blocchi del Mondo. Nello stesso anno il sovietico Yuri Gagarin è il primo uomo nello Spazio. L’anno seguente la crisi dei missili di Cuba porta Usa e Urss a sfiorare la guerra nucleare.
Proteste del Maggio Francese, i movimenti studenteschi occupano le università e chiedono mutamenti sociali. Analoghe proteste studentesche anche in altri Paesi occidentali. Nello stesso anno viene invece repressa dall’Urss la Primavera di Praga, che chiedeva maggiori libertà in Cecoslovacchia.
Il 21 luglio lo statunitense Neil Armstrong è il primo uomo a mettere piede sulla Luna. Seguiranno altre cinque missioni Apollo sino al 14 dicembre 1972, quando si porrà fine all’esplorazione lunare. Complessivamente sono stati 12 gli astronauti sbarcati sul satellite terrestre nei diversi viaggi spaziali.
Rivoluzione iraniana. Lo scià va in esilio e viene istituita una repubblica islamica guidata dall’ayatollah Khomeini. Nello stesso anno avviene l’invasione sovietica dell’Afghanistan. Le truppe dell’Urss trovano però la resistenza della guerriglia guidata dai mujaheddin e dieci anni dopo sono costretti ad abbandonare il terreno.
Grave incidente nella centrale nucleare ucraina di Chernobyl, una nube radioattiva viene portata dalle correnti verso l’Europa. L’Unione Sovietica comunica solo dopo alcuni giorni al resto del Mondo quanto accaduto.
Cadono i regimi comunisti nell’Est Europa. Il muro di Berlino viene abbattuto nel novembre del 1989 e la Germania si riunifica l’anno seguente. Si dissolve l’Unione Sovietica, le repubbliche che la compongono iniziano a distaccarsene, sino allo scioglimento ufficiale alla fine del 1991. Il suo ruolo geopolitico, anche all’interno dell’Onu, viene preso dalla Russia.
Guerre nei Balcani dopo la dissoluzione dello Stato jugoslavo. La disgregazione della repubblica federale creata da Tito porta a una serie di guerre civili e secessioniste. Si combatte dalla Slovenia (1991) alla Croazia (1991-95), sino alla Bosnia Erzegovina (1992-95). Combattimenti sono proseguiti sino alla fine del secolo in Kosovo (1996-99).
Anche in Svizzera la fine della Seconda guerra mondiale porta nella seconda metà del XX secolo a un periodo di grande prosperità. Nel 1971 l’elettorato svizzero, composto di soli uomini, approva con il 66% di sì l’introduzione, a livello federale, del diritto
di voto e di eleggibilità per le donne. Nel 1978 nasce il Giura, un nuovo cantone francofono. In precedenza, il territorio del Giura faceva parte del cantone di Berna, cantone in cui la lingua maggioritaria è il tedesco. Nel 1992 la maggioranza della popolazione svizzera si esprime negativamente sull’accordo per un ingresso nello Spazio Economico Europeo. Il Consiglio federale intraprende perciò una serie di negoziati bilaterali con l’Ue che portano alla fine del secolo agli accordi bilaterali che prevedono anche la libera circolazione delle persone.
Dopo il 1950 in Ticino si assiste a una crescita straordinaria dell’economia, favorita anche da una politica di incentivi fiscali. L’apice occupazionale nell’industria viene raggiunto nel 1974. A trainare il boom è il settore secondario: l’edilizia (cantieri stradali, impianti idroelettrici) e il ramo metalmeccanico, ma anche abbigliamento, alimentari e orologi.
Successivamente il Cantone Ticino, a partire dagli anni 1960-70, vede un mutamento strutturale dell’economia, diventando tra i cantoni con più addetti nel terziario (nel 2000 si registrava l’81% degli attivi nei servizi). A crescere sono in particolare il settore bancario e parabancario, facendo di Lugano la terza piazza finanziaria in Svizzera, e quello parastatale legato a sanità, formazione e servizi sociali.
Il manifatturiero è invece protagonista, dopo il 1980, dell’insediamento di imprese industriali ad alto contenuto tecnologico in rami quali la meccanica, l’elettronica o il settore farmaceutico.
La galleria stradale del San Gottardo, inaugurata nel 1980, con i suoi 16,9 km, conquista il primato di tunnel più lungo al mondo (record mantenuto sino alla fine del secolo).
La seconda metà del XX secolo è segnata da quella che è stata definita la terza rivoluzione industriale. Le società occidentali vedono la crescita del settore terziario, che diventa prevalente in termini di addetti rispetto a quelli dell’industria e dell’agricoltura. A rendere possibile questo mutamento è soprattutto lo sviluppo tecnologico, in particolare nel campo delle telecomunicazioni e dell’informatica.
La gara tra Usa e Urss alla conquista dello spazio degli anni Cinquanta e Sessanta, culminata con lo sbarco statunitense sulla Luna del 1969, consente di sviluppare una rete di satelliti in grado di favorire le comunicazioni in tempo reale a livello intercontinentale.
La tecnologia informatica si sviluppa sino a creare la rete Internet e a inizio anni Novanta viene lanciato dal Cern di Ginevra il World Wide Web. Si crea così la possibilità di un accesso globale al mondo dell’informazione e della comunicazione. Con il diffondersi dell’utilizzo del personal computer a partire dagli anni Ottanta inizia inoltre il passaggio alla dematerializzazione dei documenti.
Nel campo della telefonia sul finire del secolo il telefono cellulare diventa sempre più alla portata di buona parte della popolazione modificando il modo di comunicare.
In campo medico si affermano le tecniche di trapianto di organi, si sviluppano gli studi sulla genetica, si inizia ad applicare la tecnica laser e si realizzano nuove apparecchiature diagnostiche.
Dal punto di vista dei trasporti la seconda metà del Novecento vede l’automobile diventare un mezzo alla portata della stragrande maggioranza delle famiglie occidentali. Il diffondersi delle quattro ruote comporta lo sviluppo di un’ampia rete viaria e modifiche ai piani urbanistici, che devono contemplare anche la rapida crescita demografica e lo sviluppo delle nuove attività economica.
Molti nuovi quartieri vedono perciò la luce in diverse città. Cresce il traffico e aumenta l’inquinamento atmosferico, prodotto dalle emissioni dei mezzi di trasporto, del riscaldamento domestico e della produzione industriale. Iniziano a diffondersi i movimenti d’ispirazione ambientalista.
Il cinema e la televisione diventano i mass media in grado di influenzare maggiormente l’immaginario collettivo e l’opinione pubblica. Il mondo della moda diventa sempre più attivo nel modificare i costumi e nel dettare le tendenze dell’abbigliamento, che cambiano sempre più velocemente e vedono anche il diffondersi di capi unisex. Dai vestiti ai rapporti interpersonali, sull’onda delle rivendicazioni libertarie degli anni Sessanta-Settanta, si assiste a scelte sempre meno formali. La musica pop e quella rock hanno sempre maggiore diffusione, caratterizzando con i loro divi anche il gusto dell’epoca. Negli anni Ottanta nasce il Cd, supporto che sostituisce vinili e musicassette, e che porta alla digitalizzazione della musica.
In generale si rafforza la creazione di un universo giovanile con identità e rivendicazioni proprie, ritardando l’ingresso nell’età adulta. Ciò comporta anche dal punto di vista commerciale lo sviluppo di prodotti e servizi dedicati a questa fascia d’età, che si dimostra particolarmente attenta ai consumi legati alla propria persona. Anche il mondo dell’infanzia conosce una costante attenzione da parte del mercato. Si sviluppa l’industria dei giocattoli attraverso l’utilizzo di materie plastiche. Un’icona su tutte è la bambola Barbie, nata nel 1959 e diffusa a livello mondiale in milioni di esemplari.
Si diffonde la pratica di massa dello sport, sia in chiave agonistica, sia in chiave di attività fisica volta al benessere e al miglioramento della qualità della vita. Gli atleti diventano personaggi particolarmente amati e seguiti da milioni da persone.