La seconda metà del Novecento vede diffondersi l’uso dell’automobile privata, che diventa un bene presente in quasi tutte le famiglie dei Paesi industrializzati. La conseguenza è la realizzazione di strade asfaltate sia in ambito urbano, sia a lunga percorrenza, come le autostrade. L’urbanistica si fa carico di questo cambio nella mobilità quotidiana delle persone attraverso la progettazione di infrastrutture adeguate (dai collegamenti viari ai posteggi) e i governi investono nella creazione di queste opere, come la galleria stradale del San Gottardo, lunga poco meno di 17 km, realizzata tra il 1970 e il 1980 tra il Canton Uri e il Cantone Ticino.
Lo sviluppo del trasporto su gomma non avviene però solo in ambito privato, il trasporto pubblico vede affiancare a quello su rotaia (tram, metro e treno) l’utilizzo sempre maggiore di autobus e pullman. La corriera diventa il mezzo di trasporto che consente di collegare più agevolmente i centri periferici che non sono serviti dalla rete ferroviaria. Si sviluppa anche un settore turistico legato ai viaggi in pullman, che consentono di visitare città e attrazioni spostandosi in gruppi.
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Lo sviluppo del trasporto pubblico su gomma in Svizzera è stato caratterizzato dal servizio AutoPostale. Nato nel 1849 all’epoca delle diligenze postali, nei decenni successivi si è adeguato alle trasformazioni tecnologiche.
Del 1906 è l’inaugurazione della prima linea postale motorizzata regolare tra Berna e Detlingen, e da allora lo sviluppo della rete viaria e delle tecnologie di trasporto ha visto il servizio raggiungere anche i centri più limitrofi della Confederazione, assicurando un efficiente trasporto pubblico, tanto che all’inizio del XXI secolo ha superato i 100 milioni di passeggeri annui trasportati.