Dopo alcuni secoli, nei quali il territorio ticinese fu diviso in otto baliaggi dipendenti da altri Cantoni della Confederazione Elvetica, nel 1798 la nascita della Repubblica Elvetica, sull’esempio di quella Francese, vide l’accorpamento dei baliaggi nei Cantoni di Bellinzona e di Lugano. Con l’Atto di mediazione del 1803, la Svizzera tornò una confederazione e venne istituito il Cantone Ticino, unendo il Sopraceneri e il Sottoceneri. Bellinzona ne diventò la capitale.
Con la Costituzione del 1814 si decise però che la capitale doveva cambiare ogni sei anni, a rotazione, tra Bellinzona, Lugano e Locarno. Questa scelta, che voleva accontentare le rivendicazioni dei diversi centri ticinesi, durò sino al 1878, quando Bellinzona fu dichiarata la capitale unica e permanente del Cantone Ticino (scelta che divenne effettiva nel 1881).
Proviamo a rendere attuale il messaggio di Franscini, rendiamo questo luogo, Piazza Ticino, emblema della concordia non solo simbolica ma anche fisica e spirituale.
Scegliete una persona che avete al vostro fianco e scambiatevi un abbraccio. Se volete interpretare sino in fondo l’invito alla concordia di Franscini, fatelo anche con una persona che non conoscete.
Proponetelo con discrezione e cortesia, fatelo solo se l’altra persona dimostra di volerlo. Questo gratuito segno di fratellanza sarà in grado di testimoniare come il Ceneri è oggi, sempre più, la montagna che unisce.
È il luogo che vede il sottosuolo avvicinare territori, popoli e nazioni grazie a linee ferroviarie moderne e veloci. È il monte che in superficie offre nuove opportunità di riscoprire emozioni e sentimenti dimenticati, di vivere a contatto con la Natura e la Storia delle genti. Quelle che vi abitano e quelle che da millenni l’attraversano.