Le pietre montonate

Prima delle Alpi

Il Monte Ceneri si trova in una zona al confine tra due aree geologicamente differenti. Come scrive Ezio Dal Vesco nel suo schizzo sul paesaggio del Monte Ceneri, si tratta di “quella delle radici dei ricoprimenti alpini (pennidi, grigionidi ed austridi) a nord” e della “regione dei laghi, detta anche divarica od insubrica, a sud”.

La linea di separazione è marcata ad est dalla Morobbia mentre ad ovest rimane coperta dalle alluvioni del Piano di Magadino. 

L’area del Monte Ceneri vede la presenza di micascisti, gneis, cornubianiti e rocce ricche di orneblenda. Si tratta di rocce di età precarbonifera che appartenevano a sistemi montuosi precedenti a quelli alpini.

Modellato da acqua e ghiacciai

Il passo del Monte Ceneri si trova tra due bastioni: il Tamaro (1’967 metri slm) ed il Camoghè (2’232 metri slm). Considerato che le rocce del Tamaro sono le medesime e la continuazione di quelle del Camoghè, risulta evidente che essi sono i resti di una antica catena che li congiungeva. 

Perciò seguendo Dal Vesco, si possono individuare tre stadi nell’evoluzione della morfologia del valico del Ceneri: un primo preglaciale, disgregazione del primitivo spartiacque in una catena settentrionale ed una meridionale con la formazione del solco vallivo del Ceneri; un secondo glaciale, lieve abbassamento del solco con modellatura

simmetrica ed appianamento tipico per un paesaggio di transfluenza: e un terzo
post-glaciale, caratterizzato dall’escavazione dell’abbassamento occidentale dovuta all’ulteriore azione erosiva dei corsi d’acqua: la Leguana e un affluente del torrente della Valle del Trodo. Poi con il ritirarsi del ghiacciaio il clima diventò a poco a poco più mite permettendo uno sviluppo graduale della vegetazione.

Sotto i piedi oltre 2 miliardi di anni

All’interno del comprensorio della piazza d’Armi del Monte Ceneri di particolare interesse geologico è la presenza di pietre montonate dall’azione abrasiva dei ghiacciai. Si tratta di un geotipo che può essere considerato d’importanza nazionale. Le rocce si trovano a 200 metri dall’entrata della piazza, sul lato destro della strada. La peculiarità geomorfologica del sito è quella di presentare striature longitudinali molto marcate che sono raramente osservabili in modo così ben definito in Ticino. 

La roccia è composta di gneis del Ceneri e fa parte del basamento alpino delle Alpi meridionali. Sono considerate tra le rocce più antiche a livello svizzero avendo un’età stimata superiore ai 2,3 miliardi d’anni. 

Le pietre montonate hanno la caratteristica di essere lisce, arrotondate e striate dall’azione erosiva del ghiacciaio. 

I detriti rocciosi inglobati nel ghiaccio di fondo esercitano infatti sulla roccia un’azione abrasiva che produce striature e solchi. Inoltre la parziale fusione del ghiaccio vede l’acqua prodotta penetrare nelle fratture della roccia. Quest’ultima, rigelando, causa la rottura della pietra. I blocchi che si creano vengono poi asportati dal movimento del ghiacciaio.