Grottini antichi

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Lungo la strada cantonale, in località un tempo chiamata “Gazott” (Case di sotto), sono ubicati l’Antica osteria con stallazzo, la Vecchia posta di Cadenazzo, l’Antico prestino e commestibile nonché un grotto.

L’Antica osteria con stallazzo era gestita originariamente da Giacomo Malè e Serafina nata Beltrametti, che l’aveva ereditata. Lo stabile passò di proprietà a più riprese. L’Ufficio postale annesso, dove dal 1835 fino all’avvento della ferrovia sostava la diligenza, rimase attivo fino agli anni 1940. L’Antico prestino e commestibili con ristorante apparteneva alla Famiglia Salvioni di Bellinzona. Nel 1914 fu rilevato da Attilio Marzorati. Un ampio vigneto e un grotto nelle vicinanze, oggi in stato di abbandono, ne supportavano l’attività commerciale. A monte, è situata un Croce commemorativa eretta in ricordo delle Sante Missioni del luglio 1935. Poco oltre il confine fra Cadenazzo e Sant’Antonino si trova una casamatta, usata in origine come deposito di munizioni.

Sul sentiero a monte, che porta da Cadenazzo a Sant’Antonino per Via Carà e la Rüscadèla, si trovano alcuni cassinelli e grotti. Il più noto, oggi ormai scomparso, era il Grotto Malè (poi Grotto Laura). Ombreggiato da platani secolari, era dotato di ampio giardino con tavoli in sasso, campo da bocce e una pista da ballo. Qui, durante la bella stagione, si tenevano le feste campestri. Grande affluenza si riscontrava in particolare per la festa patronale di San Pietro, che cadeva nella terza domenica di luglio.