Avete voglia di una polenta? Oppure di una bella zuppa d’orzo? Un tempo dovevate prima venire qui al mulino del Precassino, quando erano funzionanti una macina a pietra (mulino a palmenti) e una pesta a doppio mortaio.
La prima serviva a produrre la farina, per esempio quella di mais per la polenta. La seconda, più antica e oggi ricostruita all’interno del mulino, era utilizzata per la brillatura, cioè la procedura meccanica impiegata per togliere la buccia ai chicchi d’orzo. Si tratta di un’operazione necessaria per poterci gustare la nostra zuppa d’orzo.
Realizzare una ruota idraulica può essere un’operazione divertente e semplice. Recatevi vicino a un piccolo rio, e portate con voi un tappo di sughero, due spilli e quattro cucchiai usa e getta, meglio se di materiale compostabile.
Conficcate gli spilli alle estremità del tappo (1). Poi prendere i quattro cucchiai (2), con un taglierino create delle incisioni nel sughero a distanza di 90 gradi l’una dall’altra (3). Nei tagli inserite i cucchiai (4), saranno le pale della ruota.
Cercate due legnetti biforcuti e infilateli nel letto del torrente in modo che emergano dall’acqua meno dell’altezza di un cucchiaio. Tra di loro devono essere a una distanza di poco superiore alla larghezza del tappo. Appoggiatevi sopra gli spilli, la ruota inizierà a girare spinta dalla corrente.