La strada e la ferrovia

Portale sud del Sempione, 1903 - © FFS historic

Fatto il Ticino occorre fare le strade

Al momento della sua costituzione, nel 1803, il Ticino ereditò una struttura stradale che si era consolidata dal XIII secolo. In essa l’unica importante via di transito era l’asse del San Gottardo, che dal passo conduceva al porto di Magadino. Il Cantone definì da subito un ampio piano di costruzioni, adoperandosi nella realizzazione di una rete viaria che risentì però della carenza di risorse qualificate, dell’incertezza nella definizione dei tracciati e di molteplici errori esecutivi. Come spiega Francesca Rosini, nonostante le difficoltà, la rete di strade carrozzabili, avviata nel 1804 con un oneroso programma di lavori pubblici, fu un elemento cruciale per la nascita vera e propria del Ticino. 

Essa consentì infatti di facilitare scambi e commerci, unificando le diverse regioni del Cantone non solo da un punto di vista infrastrutturale e territoriale, ma anche favorendo l’insorgere di un sentimento di comune appartenenza. Il successivo avvento della ferrovia, la costruzione dell’autostrada e AlpTransit sono testimoni della crescente e incalzante necessità di connettere e collegare. Il primo progetto stradale dell’appena costituito cantone fu la nuova carrozzabile del Ceneri. 

L’opera fu portata a termine nel 1811 sotto la direzione del melidese Giulio Pocobelli. Il tracciato originario conduceva a Cadenazzo passando dall’odierna Strada Vegia attraverso il ponte posto sul riale che scende da Robasacco. Superato il ponte ottocentesco si poteva proseguire verso Bellinzona guadando il riale Pianturina, a lato della chiesa. Con l’aggiunta di via Camoghé e di un nuovo ponte, nel 1893 emerse con chiarezza l’importanza cruciale di questo luogo nel definire il percorso di collegamento non più solo verso Bellinzona, ma anche verso il Piano di Magadino e Locarno. Sempre in quell’anno un nuovo tornante stradale e il collegamento al tratto viario crearono l’odierna via Monte Ceneri, che si collega a via Camoghé con un nuovo attraversamento del riale. L’intervento stradale, concluso nel 1937, determinò la situazione viaria attuale e la generazione di questi spazi residuali.

Il poster pubblicizza il viaggio in treno a vapore attraverso il paesaggio fiorito del Ticino. 1908 - © SBB Historic
© Alptransit

La carrozzabile e la diligenza

La strada che avrebbe dovuto rendere più agevole le comunicazioni tra Sopraceneri e Sottoceneri vide sin dall’inizio prevalere la scelta di scendere dal valico verso Cadenazzo, a fronte della proposta alternativa che si rivolgeva verso Contone. Il progetto iniziale, presentato nel 1805, prevedeva una strada larga 7 metri con una carreggiata di 5.5 metri, che si allargava nei pressi dei tornanti, e una massicciata di almeno 40 centimetri. La sua realizzazione fu ostacolata da contrasti tra progettisti e direttore dei lavori, difficoltà economiche del neonato Cantone e rivendicazioni regionali, ma nel 1811 fu aperta al transito delle carrozze. 

A metà degli anni Trenta del XIX secolo, con l’apertura della carrozzabile sino al passo del San Gottardo, fu istituito il servizio di diligenza postale. Da Chiasso al passo del Gottardo occorrevano 16 ore e mezzo, quindici nel verso opposto. Il tratto del Ceneri, da Bellinzona a Lugano, lungo il quale Cadenazzo era stazione di posta, era percorso in 4 ore; ci voleva mezz’ora in meno se si procedeva in direzione contraria.

L’arrivo della ferrovia

La prima strada che attraversa Cadenazzo, e di cui si hanno notizie, a partire dal XIV secolo, è la strada “Francesca” o “Francisca”, e tale denominazione rimane sino al XVIII secolo. Poi dall’inizio dell’Ottocento l’antico itinerario che consentiva di superare il Monte Ceneri fu modificato dalla realizzazione della strada cantonale carrozzabile. La strada è stata perciò l’elemento più caratterizzante nello sviluppo di Cadenazzo. Nella seconda metà dell’Ottocento la nascita della ferrovia fu però un’ulteriore occasione di crescita per il paese. 

Nel 1874 si conclusero infatti i lavori per la strada ferrata. Si trattava del tratto Locarno-Cadenazzo (con proseguimento verso Bellinzona). L’espansione della rete ferroviaria non si fermò. Nel 1882 ci fu l’inaugurazione della Ferrovia del Monte Ceneri, che si collegava con quella del San Gottardo inaugurata nello stesso anno. 

Si era così venuto a creare un collegamento ferroviario tra Nord e Sud delle Alpi. Per la nuova infrastruttura, oltre alla stazione ferroviaria e alla galleria di connessione con il Sottoceneri, fu realizzato anche il viadotto di Pianturino. Successivamente fu creato il prolungamento ferroviario Cadenazzo-Dirinella, che si andò a collegare con la linea per Luino in territorio italiano.

Cantiere ferroviario a Cevio 1906-1907 - © Archivio di Stato del Cantone Ticino, Fondo Gianella