Lungo il suo percorso troverete pannelli informativi che segnalano e ricostruiscono la storia dei luoghi, le peculiarità del territorio e di come si sono intrecciate con le storie delle persone che vi hanno vissuto. Alcuni sono realizzati con pregevoli illustrazioni di Corrado Mordasini e sono rivolti soprattutto ai più giovani, proponendo delle esperienze legate a ciò che evocano i luoghi nei quali sono ubicati. Dal mulino con la sua pesta alle selve castanili, dal roccolo al cassinelli, lungo il percorso si trovano molte testimonianze della civiltà rurale d’un tempo. Di particolare interesse è poi il sottopasso dell’autostrada, trasformato in una galleria che ricostruisce tre secoli di storia ed evoluzione dei trasporti. La “Via del Ceneri” guarda anche al futuro. Nei pressi del passo è stata realizzata Piazza Ticino, con il suo totem, realizzato con le rocce estratte dal cuore della montagna, rappresenta l’ideale punto di unione con gli altri itinerari escursionistici presenti nelle Terre del Ceneri. Si è così realizzato quel luogo di concordia tra le diverse anime del Cantone, teorizzato nell’Ottocento dal politico Stefano Franscini, proprio sul Ceneri, la montagna che unisce.